Accordo Confindustria Mediobanca per la competitività delle imprese

Un osservatorio per le imprese italiane del cosiddetto quarto capitalismo (e cioè quelle di dimensione intermedia con presenza internazionale), con lo scopo di identificarne criticità, aspettative ed esigenze, e promuovere iniziative europee e nazionali a supporto. Con questo obiettivo Andrea Moltrasio, presidente del Comitato Europa di Confindustria e Renato Pagliaro, condirettore generale di Mediobanca, hanno firmato oggi un accordo che istituisce il “Laboratorio per la competitività delle imprese”, un progetto che ambisce a diventare punto di riferimento per la progettualità e la competitività delle imprese italiane. Il piano parte con un’indagine per la quale sarà identificato un campione di aziende che risponda ai seguenti requisiti: società di capitali; fatturato annuo tra i 40 e i 500 milioni di euro; almeno 50 dipendenti; operatività nel manifatturiero e nei servizi alle imprese. “Il Laboratorio sarà anche uno strumento per approfondire il legame tra il successo di alcune imprese e l’attrattività del territorio dove sono insediate”, commenta Andrea Moltrasio, aggiungendo che per rilanciare la competitività delle nostre imprese “dobbiamo aiutarle a sviluppare i fattori critici di successo, a partire dalla crescita dimensionale, l’innovazione e l’internazionalizzazione.” I risultati di ciascuna indagine saranno costituiti da una analisi generale in chiave economico-finanziaria, dalla valutazione delle forze e delle debolezze emergenti, dall’identificazione, infine, delle caratteristiche dei servizi, anche di nuova, ideazione che possano mitigare i punti di criticità segnalati e promuovere la crescita delle imprese. Il Laboratorio rappresenta un nuovo tassello dell’opera di Mediobanca nel segmento mid corporate al quale riserva crescente attenzione avvalendosi del contributo dell’Ufficio Studi e delle competenze dei servizi operativi. Con questo accordo Confindustria mira a identificare i punti di forza dell’imprenditorialità, a conoscerne nel dettaglio aspettative e possibili esigenze associative e a disporre di elementi quantitativi e qualitativi per supportarne le istanze sia a livello di politiche nazionali che europee.