Approvata la trimestrale IAS al 30 settembre 2005 del Gruppo Mediobanca
Si è riunito oggi, sotto la presidenza di Gabriele GALATERI di GENOLA, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la relazione trimestrale del Gruppo, illustrata dal Direttore Generale Alberto NAGEL e dal Condirettore Generale Renato PAGLIARO, per la prima volta redatta secondo i nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS.
Risultati consolidati
Il primo trimestre dell'esercizio chiude con un utile netto di 323,7 milioni contro 98,3 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato della gestione ordinaria cresce da 142,1 a 326,8 milioni, per effetto di un forte sviluppo dei ricavi (+87,1% a € 409,5 milioni) e di una contenuta crescita dei costi di struttura (+7,8% a € 82,7 milioni) connessa prevalentemente allo sviluppo del gruppo Compass.
Quanto ai ricavi si è registrato:
- un aumento del margine di interesse del 23,5% (da 111 a 137,1 milioni), che ha riguardato sia il wholesale banking (+25% a € 41,4 milioni) sia il comparto del credito alle famiglie (+24,3% a 91,5 milioni);
- un incremento del risultato dell'attività di negoziazione (80,6 milioni contro una perdita di 18,2 milioni) che include proventi non ripetibili (40 milioni) connessi al rimborso anticipato del prestito convertibile in azioni Ciments Français nonché una valorizzazione positiva del portafoglio che riflette il favorevole andamento nel trimestre dei mercati azionari;
- una crescita del 39% delle commissioni ed altri proventi (da 59 a 82,1 milioni) dovuta al forte sviluppo delle attività di corporate e investment banking (+60% a 59,3 milioni);
- utili su partecipazioni valutate al patrimonio netto per 107,6 milioni (66,5 milioni), per oltre tre quarti riferibili a Generali. A valle del risultato della gestione ordinaria, il realizzo di titoli disponibili per la vendita ha determinato utili di 91 milioni (principalmente Ciments Français).
Il positivo andamento della gestione ha riguardato tutte le aree d'affari del gruppo: oltre al già riferito contributo del portafoglio di investimento azionario, il wholesale banking registra aumenti di tutte le voci di ricavo: margine di interesse (+25%), commissioni (+60%) e proventi da trading. Il gruppo Compass, in presenza di un perdurante sviluppo degli affari (erogato +9,4%), incrementa il risultato della gestione ordinaria del 25%; il private banking registra un'importante crescita del risultato lordo di gestione (da 11,5 a 15,7 milioni) principalmente attribuibile a Banca Esperia.
Risultati divisionali
Dal 1° luglio scorso il portafoglio d'investimento azionario (Equity investment portfolio) include solo i possessi in Assicurazioni Generali e in RCS MediaGroup, mentre le restanti partecipazioni sono state riallocate nel wholesale banking.
La quota di utile netto di spettanza di Mediobanca è salita da 66 a 105 milioni3.
Il valore di carico, tenuto conto anche delle variazioni di patrimonio netto delle partecipate, aumenta di 92 milioni (da 1.980 a 2.072 milioni), di cui 76,4 milioni riferibili a Assicurazioni Generali e 15,6 milioni a RCS MediaGroup. La plusvalenza a fine periodo è pari a 3.187 milioni (3.258 milioni al 30 giugno).
Il wholesale banking mostra un risultato lordo della gestione ordinaria di 145,2 milioni (15 milioni lo scorso anno tenuto conto della riduzione delle plusvalenze non contabilizzate sul portafoglio di tesoreria) che include, come detto, proventi non ricorrenti per 40 milioni connessi alla chiusura anticipata del prestito convertibile Ciments Français. Il risultato di tesoreria beneficia inoltre del positivo andamento dei mercati azionari in termini di valorizzazione del portafoglio. Il margine d'interesse aumenta da 33,1 a 41,4 milioni (+25%) per i maggiori volumi degli impieghi a clientela cresciuti rispetto a giugno, al netto delle operazioni con raccolta parallela (pari a 0,6 miliardi a settembre contro i 1,7 miliardi di giugno) del 15% a 13,3 miliardi. Le commissioni registrano un incremento rilevante (da 37 a 59,3 milioni) connesso alla buona performance sia del corporate che dell'investment banking. Il risultato netto è di 185,4 milioni (7,8 milioni) dopo 89,6 milioni di utili sulla cessione di titoli AFS (di cui 82,8 milioni relativi a Ciments Français).
Retail financial services. Il consolidato del gruppo Compass al 30 settembre segna un aumento del risultato lordo della gestione ordinaria del 24,7% (66,4 milioni contro 53,2 milioni), beneficiando del crescente margine d'interesse (91,5 milioni contro 73,6 milioni) connesso ai maggiori volumi medi, in particolare nel comparto del credito alle famiglie.
L'aumento dei costi di struttura (da 31,8 a 36,1 milioni) è legato all'incremento dei volumi ed al maggior numero di filiali (n. 18 filiali nei dodici mesi). Il risultato netto di 22,6 milioni (19,7) sconta svalutazioni nette su crediti per 24,6 milioni (15,9 milioni) anch'esse in crescita in relazione ai maggiori volumi di attività.
Al 30 settembre gli impieghi alla clientela comprensivi dei crediti cartolarizzati ammontano a 7.499,2 milioni (7.254,8 milioni al 30 giugno 2005), ripartiti pressoché pariteticamente tra leasing e credito alle famiglie.
Private banking. L'aggregato, che include pro-forma la quota di competenza (48,5%) di Banca Esperia, registra un utile netto di 15 milioni, in aumento di oltre un terzo rispetto allo scorso anno (11,2 milioni considerando il 100% di Compagnie Monégasque de Banque), per il maggior contributo delle commissioni che salgono da 16,9 a 19,9 milioni. Gli attivi gesti-ti/amministrati crescono da 10,8 a 11,1 miliardi.
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Il Consiglio ha altresì esaminato il documento relativo alla prima applicazione dei nuovi principi contabili IAS/IFRS, oggetto di certificazione da parte della società di revisione. Il patrimonio netto del gruppo al 30 giugno aumenta da 4,9 miliardi a 5,4 miliardi, prevalentemente per le valutazioni a fair value del portafoglio titoli e derivati (444 milioni) e a patrimonio netto delle partecipazioni collegate (299 milioni), al netto degli effetti fiscali (288 milioni). Il conto economico dello scorso esercizio, senza considerare gli effetti del principio IAS 39 relativo alle attività finanziarie4, presenta un utile di 714 milioni, con un aumento di oltre 170 milioni rispetto ai precedenti principi per l'inclusione del pro-quota dell'utile netto delle partecipazioni collegate, al netto dei dividendi incassati.