Approvata la relazione trimestrale del Gruppo Mediobanca
Comunicato stampa ai sensi della delibera Consob 11971/99 e successive modificazioni.
Approvata la relazione trimestrale del Gruppo Mediobanca al 30 settembre 2003: risultato lordo in crescita Si è riunito oggi, sotto la presidenza del dott. Gabriele GALATERI di GENOLA, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la Relazione trimestrale al 30 settembre 2003.
I primi tre mesi dell'esercizio chiudono con un risultato al lordo di imposte di € 164,5 milioni contro una perdita di € 346,3 milioni lo scorso anno) che riflette da un lato l'andamento positivo della gestione ordinaria (+43,4%, ossia € 45,3 milioni), dall'altro l'apporto (70,3 milioni) della valorizzazione del portafoglio di investimento. Il miglioramento della gestione ordinaria ha interessato sia l'attività di wholesale banking sia il gruppo Compass, con una crescita sensibile delle principali voci di ricavo: il margine di interesse e le commissioni ed altri proventi sono infatti aumentati rispettivamente da € 111,8 a € 145,6 milioni (+30,2%) e da € 54 a € 68,5 milioni (+26,8%).
Il trend di ripresa che ha interessato i corsi azionari nell'ultima parte del passato esercizio e i primi mesi di quello corrente ha generato riprese di valore nette per 70,3 milioni, calcolate alla media dei prezzi del periodo aprile-settembre. Lo scorso anno la valorizzazione del portafoglio aveva espresso, a valori puntuali, minusvalenze per 348,1 milioni. A formare il risultato lordo hanno concorso anche minusvalenze nette su titoli e derivati di tesoreria per € 33,4 milioni (contro € 72,5 milioni) nonché svalutazioni nette e accantonamenti per rischi su crediti collegati al Gruppo Compass per € 18,6 milioni (€ 12,8 milioni), in buona misura attribuibili alla crescente operatività nel comparto del credito al consumo.
Al 30 settembre i mezzi di provvista, al netto di € 1,5 miliardi di partite transitorie acquisite a fronte di paralleli impieghi alla clientela, aumentano del 3,7% rispetto a fine giugno; gli impieghi alla clientela passano da € 15 a € 16,5 miliardi per le predette operazioni a breve termine. I titoli d'investimento, tenuto conto delle riprese di valore, aumentano di € 425,2 milioni, di cui € 251,3 milioni per il rilievo del 44,35% della Compagnie Monegasque de Banque e per il residuo per i movimenti già riferiti nella relazione di bilancio (aumento di capitale Fiat e acquisto azioni di Telecom Italia). Il patrimonio netto del Gruppo scende a € 4.749 milioni (€ 4.836,8 milioni al 30 giugno) per effetto del dividendo proposto.
La Capogruppo chiude i primi tre mesi dell'esercizio con un risultato lordo della gestione ordinaria di € 104,1 milioni, rispetto ai € 71,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio.
L'incremento è attribuibile a tutte le voci di ricavo: il margine di interesse aumenta di circa il 25% grazie anche agli utili da trading che passano da € 24,5 a € 36,4 milioni; le commissioni nette salgono da € 35,6 a € 54,4 milioni. Il risultato ante imposte è di € 129,1 milioni (contro una perdita di € 350,8 milioni lo scorso anno) dopo riprese di valore nette sul portafoglio l'investimento per € 70,3 milioni (contro € 348,1 milioni di allineamenti negativi) calcolate alla media dei corsi di borsa del semestre aprile - settembre; le minusvalenze su titoli e derivati di tesoreria saldano in € 33,9 milioni (€ 73,2 milioni) e l'accantonamento al fondo rischi su crediti a € 11,3 milioni. I movimenti degli aggregati patrimoniali sono sostanzialmente allineati a quelli descritti a livello consolidato.