Approvata la relazione semestrale al 31/12/2016

Utile netto +30% a €418m, ROTE al 10%

Ricavi ai massimi storici, +6% a €1.072m

Risultato operativo  +14% a €425m, CAGR  triennale +27%

Costo del rischio in discesa a 102bps (-34bps)

Ricavi e redditività in crescita in tutti i segmenti di attività

CET1 in salita al 12.3%

 

  • Il Gruppo MB chiude il semestre con un aumento dell’utile netto (+30% da €321m a €418m) e del risultato operativo (+14% da €372 a €425m) cui concorrono la positiva dinamica dei ricavi, il controllo dei costi e la continua riduzione del costo del rischio in tutte le linee di business. In dettaglio: 
  • i ricavi crescono del 6% a €1.072m, massimo storico registrato dal Gruppo Mediobanca. Il margine di interesse cresce del 5% (a €636m) trainato dall’importante sviluppo del credito al consumo (+13% a €408m) che rappresenta il 65% del margine di Gruppo; le commissioni nette salgono del 4% (a € 237m) per il maggior apporto del Wealth Management (+43% da €63m a €90m) che, consolidando anche le acquisizioni di Barclays e Cairn Capital, produce ora circa il 40% delle commissioni del Gruppo; 
  • i costi sono stabili su base omogenea e crescono da €420m a €464m esclusivamente per il consolidamento delle nuove società acquisite. Il calo dei costi del 7% nella divisione Holding Functions e la stabilità nel CIB e WM compensano l’aumento del 5% nel credito al consumo legato ai maggiori volumi di attività;
  • le rettifiche su crediti scendono del 18% (da €224m a €184m) e il costo del rischio si porta a 102bps (da 136bps), allineandosi ai livelli pre-crisi; positivo l’andamento della qualità degli attivi in tutte le divisioni, in particolare nel WB (costo del rischio pressochè azzerato) e nel credito al consumo (costo del rischio in discesa da 351a 286bps); in aumento l’indice di copertura delle attività deteriorate (al 55%), delle sofferenze (al 69%), dei crediti in bonis (all’1,1% per il Gruppo, al 2,5% per il credito al consumo); Texas ratio  in riduzione al 15%;
  • Il risultato operativo al netto del costo del rischio sale del 14% in un anno (da €372m a €425m) e del 27% nell’ultimo triennio (CAGR), confermando la positiva dinamica dei risultati del Gruppo;
  • l’utile netto cresce del 30% a €418m, contabilizzando componenti non ricorrenti complessive per €93m di cui:
    • €114m di utili da realizzo/svalutazioni azioni AFS che si riferiscono principalmente alla cessione della metà delle azioni Atlantia in portafoglio;
    • €50m di contributo straordinario al fondo di risoluzione bancario;
    • €29m di proventi netti contabilizzati in sede di allocazione del badwill derivante dall’acquisizione Barclays (PPA)
  • Il ROTE( ) del Gruppo MB sale dall’8% al 10%. Tutte le divisioni mostrano redditività in miglioramento, con la sola eccezione della HF che riporta una perdita di €123m (da €93m) per le maggiori disponibilità liquide in un contesto di tassi negativi:
    • CIB: utile netto +19% a €126m – ROAC dal 9% all’11%
    • Consumer: utile netto +75% a €123m – ROAC dal 16% al 24%
    • Wealth Management: TFA in crescita a €51mld (+20% su giu.16), utile netto raddoppiato da €24m a €49m (di cui €22m PPA) – ROAC stabile al 10%
    • Principal Investing: utile netto +5% a €242m – ROAC al 15%
  • La solidità del capitale ed il basso profilo di rischio si riflettono nella assegnazione da parte della BCE di un coefficiente SREP 2016 per la seconda volta ridotto rispetto al passato: 7% CET1 ratio (phase in) e 10,5% per il Total capital ratio. Tali livelli posizionano Mediobanca tra le migliori banche a livello europeo e sono significativamente inferiori agli indici di capitale  registrati al 31/12/16:
    • CET1: 12,3% phased-in, 12,8% fully phased
    • Total Capital: 15,7% phased-in, 16,4% fully phased.

Nell’ambito degli eventi del semestre, si ricorda lo scorso 16 Novembre l’approvazione delle linee guida del Piano industriale del Gruppo MB per il triennio 2016-2019 e l’annuncio dell’acquisizione del controllo totalitario di Banca Esperia, funzionale allo sviluppo della nuova divisione Wealth Management.