CdA di Mediobanca - Approvata la relazione trimestrale al 30/09/2020
Price sensitive
Positivo avvio dell’esercizio fiscale 2020/2021
con una rapida ripresa dell’attività post lock-down
Utile netto quadruplicato a €200m, ROTE al 9%
Ricavi +3% €626m, con margine di interesse e commissioni +9%
Trimestre record per il CIB, crescita costante per il WM,
ripresa più veloce delle attese per il Consumer
Costo del rischio dimezzato a 61bps per il positivo sviluppo della
qualità degli attivi e delle moratorie, pressoché estinte nel Consumer
CET1 al 16,2% , includendo un’ipotesi di distribuzione di dividendi pari al 70% dell’utile netto
Il trimestre vede una rapida ripresa dell’attività e degli indici di redditività, malgrado la stagionalità estiva, grazie al forte posizionamento sui segmenti di clientela più resilienti (famiglie e medie/grandi imprese) e al presidio rigoroso dei rischi.
I risultati, superiori alle attese, si caratterizzano per:
- Normalizzazione pressoché completa dell’attività commerciale in tutti i segmenti, in un contesto di mercato che rimane tuttavia incerto.
- Robusto andamento dei ricavi (+3% t/t a €626m), in particolare margine di interesse e commissioni (+9% t/t e +6% a/a a €546m), che compensano un apporto inferiore del PI (a €46m) che sconta componenti non ricorrenti:
- Commissioni in forte ripresa (+32% t/t e +22% a/a a €189m) trainate dal CIB (+70% t/t e +54% a/a a €88m), che vede una ripresa dell’Advisory e dell’ECM, e dal solido andamento del WM (+5% t/t e +9% a/a a €76m);
- Margine di interesse pressoché stabile (-1% a €357m) per i minori impieghi nel Consumer (-1% t/t e -4% a/a a €12,9mld); gli erogati del Consumer, ridottisi in maniera significativa durante il periodo di lock-down, sono ora tornati ad un livello (€1,5 mld) in grado di compensare lo stock trimestrale in scadenza;
- Ricavi da trading a €36m (-25% t/t e +3% a/a).
- Conferma della qualità degli attivi sia nel CIB, con riprese di valore, sia nel Consumer, che vede la chiusura delle moratorie senza particolari problematiche ed il ritorno ai livelli pre-Covid degli indicatori di rischiosità; le moratorie complessive del Gruppo scendono dal 5,6% concesso al 2,9% in essere del totale impieghi. Il costo del rischio si dimezza nel trimestre a 61bps (da141bps); stabili le attività deteriorate (4,2% lordo e 1,9% netto degli impieghi) con indici di copertura in aumento (al 57%); in calo i crediti classificati “Stage 2” (6,7% lordo e 6,2% netto).
- Utile netto quadruplicato a €200m rispetto al trimestre precedente; incorpora €13m di riprese di valore su attività finanziarie, a seguito dell’apprezzamento dei mercati.
- ROTE rettificato al 9%.
- Indice CET1 stabile sui livelli massimi di giugno (16,2%, +200bps a/a) includendo un dividend pay-out pari al 70% dell’utile netto riportato, ipotesi che rimane subordinata alla rimozione del divieto BCE, attualmente in vigore fino a dicembre 20.
Le divisioni vedono un significativo progresso del CIB che compensa il consolidamento di Consumer e PI; in costante crescita l’apporto del WM.
- CIB: ROAC 19%, utile netto salito a €85m (+3,3x t/t e +48% a/a). Mediobanca ha rafforzato nell’esercizio la posizione di leadership nei segmenti e mercati core, partecipando alle più importanti transazioni di M&A in particolare in Italia e Francia. Il trimestre vede una significativa crescita dei ricavi (+31% t/t e +22% a/a a €183m), per la ripresa di Advisory, ECM e DCM. La qualità elevata del portafoglio creditizio è confermata con riprese di valore e accantonamenti netti su crediti complessivamente positivi per €18m (-€33m nel trimestre precedente che scontava anche circa €40m di rettifiche non ricorrenti per l’adeguamento dei modelli IFRS9 al nuovo scenario macro).
- WM: ROAC al 20%, utile netto salito a €22m (+58% t/t e +11% a/a), con ricavi a €146m (+4% t/t e a/a) e commissioni nette €76m (+5% t/t e +9% a/a). La capacità di raccolta si conferma elevata, in particolare nel segmento Affluent e Private (NNM di €0,9bn nel trimestre), anche grazie al continuo potenziamento dell’offerta prodotti (TFA in crescita a €64,2mld) e della rete distributiva (30 professionisti in più nel trimestre tra bankers, consulenti finanziari e gestori).
- Consumer: ROAC al 27% con un utile netto (€72m) che scende a/a (-18%) a causa dei minori ricavi (€260m -2% t/t e -3% a/a) dovuti ai deboli volumi erogati durante il lock-down (erogato ora risalito al 75% dei valori pre-Covid), ma sale t/t (+48%) per l’andamento particolarmente positivo della qualità degli attivi (costo del rischio a 248bps vs. 361bps del precedente trimestre): le moratorie sono state per il 90% estinte con una percentuale di rientro a normalità di quasi il 90% e gli indicatori di rischiosità sono tornati a livelli pre-Covid.
- PI: ROAC 13%, utile netto a €52m, in calo per componenti non ricorrenti legati alla cessione di asset da parte di Assicurazioni Generali.
- HF: la tesoreria vede un aumento della raccolta e della dotazione di liquidità, mentre prosegue il controllo dei costi centrali di Gruppo e il deleveraging del leasing. Il costo del funding è stabile a circa 80bps, grazie al mix che vede crescere la componente depositi e TLTRO. NSFR a 109,1% e LCR a 164,1%.