Il Consiglio di Amministrazione approva la relazione trimestrale

Utile ante imposte a € 414 milioni a fronte di € 206 milioni di perdita dell'esercizio scorso; convocata l'Assemblea per modifiche statutarie ex 'Vietti' e per un aumento di capitale riservato a dipendenti del Gruppo bancario ex art. 2441, ultimo comma del codice civile
Si è riunito oggi, sotto la presidenza del dott. Gabriele Galateri di Genola, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato la Relazione trimestrale del Gruppo al 31 marzo 2004.

Risultati del periodo
I primi nove mesi dell'esercizio chiudono con un utile ante imposte di € 413,6 milioni, contro la perdita di € 206,2 milioni registrata nel corrispondente periodo dello scorso anno. Il risultato della gestione ordinaria sale da € 350 a € 362,3 milioni per l'aumento del margine di interesse (+20,4% da € 354,5 a € 426,9 milioni) attribuibile, oltre che al contributo della Compagnie Monégasque de Banque (consolidata dal 1° luglio scorso) al crescente apporto delle attività di credito al consumo (Compass) e mutui ipotecari (Micos Banca) e ai profitti dell'attività di tesoreria. I costi di struttura, al
netto dell'effetto Compagnie Monégasque de Banque, restano pressoché stabili. Il portafoglio di investimento beneficia dell'andamento dei corsi azionari registrando riprese di valore nette per € 152,9 milioni (minusvalenze per € 322,2 milioni), calcolate alla media delle quotazioni del semestre
ottobre-marzo, e € 31,2 milioni di utili da realizzo (contro una perdita di € 49,3 milioni). Le svalutazioni su crediti, relative essenzialmente all'operatività nel settore del retail financial services, crescono del 15% (da € 54 a € 62,1 milioni) per lo sviluppo degli affari e per una maggiore
prudenza valutativa a fronte di una congiuntura non favorevole.
Quanto agli aggregati patrimoniali, al 31 marzo la provvista ammontava a € 24.880,3 milioni, con una diminuzione dell'1,6% rispetto al 31 dicembre principalmente per il minor apporto della Capogruppo (€ 372,3 milioni) attribuibile al decremento della raccolta cartolare; gli impieghi a clientela si riducono dell'1,7% (a € 16.941,1 milioni). Il portafoglio di investimento passa da € 3.205,2 milioni a € 3.099,1 milioni ed esprime ai corsi correnti una plusvalenza di € 2.854 milioni.
Il patrimonio del Gruppo è di € 4.643,3 milioni, al netto del risultato di periodo.
La capogruppo Mediobanca S.p.A. presenta un utile ante imposte di € 313,3 milioni (contro una perdita di € 297,2 milioni) dopo lo stanziamento al Fondo rischi su crediti di € 30 milioni (€ 56 milioni). Il risultato della gestione ordinaria (€ 220,7 milioni) è in linea con quello del corrispondente
periodo dello scorso esercizio (€ 226,1 milioni). Al 31 marzo i mezzi di provvista ammontavano a € 20.845,2 milioni (da € 21.277,2 al 31 dicembre), i finanziamenti a € 13.546 milioni (da € 13.772,1 milioni), mentre gli investimenti in titoli saldano in € 2.948,1 milioni (da € 3.055,1 milioni).
Il Gruppo Compass presenta un miglioramento del 27,9% del risultato lordo della gestione ordinaria (€ 121,4 milioni contro € 94,9 milioni) per effetto sia del minor costo della provvista che dello sviluppo dell'erogato. Il risultato ante imposte di € 51,2 milioni (€ 18,4 milioni) sconta svalutazioni
nette su crediti e accantonamenti per rischi ed oneri per € 61,7 milioni (€ 53,8 milioni). Gli impieghi a fine periodo ammontavano a € 5.044,5 milioni (€ 4.929,7 milioni al 31 dicembre 2003) ripartiti pressoché pariteticamente nel leasing e nel credito alle famiglie.

Il Consiglio, nell'odierna riunione, ha inoltre convocato per il prossimo 25 giugno 2004 (seconda convocazione 26 giugno 2004) l'Assemblea dei Soci per deliberare in sede straordinaria:
- alcune modifiche statutarie volte principalmente a: adeguarne il testo alle norme del nuovo diritto societario entrato in vigore il 1° gennaio scorso (D.Lgs. 6/2003); riformulare il testo dell'art.3 (oggetto sociale) per recepire pienamente le vigenti disposizioni in tema di attività bancaria e finanziaria; agevolare il funzionamento degli organi sociali.
- l'aumento del capitale sociale riservato, ex art. 2441 c.c., ottavo comma, a dipendenti del Gruppo bancario al servizio dei piani di stock option per un importo di massimi nominali 7,5 milioni di Euro (n.15 milioni di azioni).