Approvato il bilancio al 30 giugno 2004 del Gruppo Mediobanca
Si è riunito oggi, sotto la presidenza di Gabriele GALATERI di GENOLA, il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca che ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio dell'Istituto al 30 giugno 2004, illustrati al Consiglio dal Direttore Generale Alberto NAGEL e dal Condirettore Generale Renato PAGLIARO.
Risultati consolidati
L'esercizio chiude con un utile consolidato di € 536,4 milioni (€ 53,6 milioni lo scorso anno) e riflette il favorevole andamento di tutte le aree d'affari del Gruppo.
I ricavi consolidati, in forte crescita (+31,9%), ammontano a complessivi € 1.107,5 milioni e sono realizzati per il 51% dal Wholesale banking, per il 31% dal Retail financial services, per il 12% dall ‘Equity Investrnent portfolio e per il 6% dal Private banking.
Il risultato della gestione ordinaria salda con un aumento del 38,1% (da € 53g,2 a € 744,9 milioni) anche a seguito di una ulteriore riduzione del rapporto costi/ricavi, attestatosi al 32,7% (35,8% lo scorso anno). Positivo l'apporto delle riprese di valore su partecipazioni per € 132 milioni (negativo per € 181 milioni) e degli utili da cessione per € 40,4 milioni (negativo per € 51,1 milioni). Le svalutazioni su crediti, calcolate alle massime aliquote fiscali e relative pressoché esclusivamente all'operatività del gruppo Compass, crescono da € 69,2 a € 88,4 milioni principalmente per lo sviluppo degli affari.
Quanto agli aggregati patrimoniali, al 30 giugno la provvista ammonta a € 24.596,6 milioni, con un aumento del 6,5% per effetto anche dell'apporto di Compagnie Monégasque de Banque (€ 1,2 miliardi), consolidata a partire dall'esercizio 2003/2004. Gli impieghi alla clientela saldano a € 16.280,9 milioni (+8,3%); il portafoglio di investimento rimane pressoché invariato nel suo ammontare (da € 3.168,6 a € 3.154,8 milioni) ma, coerentemente alla nuova strategia di gestione, mostra un rafforzamento delle partecipazioni strategiche per circa € 240 milioni ed un decremento delle partecipazioni non strategiche (quotate e non) per circa € 360 milioni. La plusvalenza implicita ai corsi correnti è di € 3.160 milioni.
Risultati divisionali
Il Wholesale banking, nonostante la difficile fase di mercato, ha registrato un utile netto di € 277,7 milioni (+66%). Eccellente la crescita dei ricavi (+23% a € 559,8 milioni):
A Il margine di interesse (al netto dei proventi di tesoreria) si incrementa del 7% (a € 172,5 milioni) per l'incremento dello spread ed il migliorato mix di prodotti;
- Le commissioni di rivestrnent banking crescono di oltre il 20% (da € 86,8 a € 107,1 milioni), con un aumento del numero di operazioni concluse (+18% a n. 65) e un più efficace cross seillng,
- L'apporto dei proventi di tesoreria è più che raddoppiato (da € 114,4 milioni a € 232,9 milioni) per l'attività di trading che, svolta con parametri dì rischio contenuti, ha beneficiato delle positive condizioni dei mercati.
Il risultato della gestione ordinaria cresce del 29% a € 420,1 milioni grazie ad un rapporto costi/ricavi ndottosi al 25% (-4 punti percentuali).
L'Equity investment portfolio ha chiuso il periodo con un utile netto di € 198,4 milioni per effetto di un incremento del monte dividendi del 38,8% (da € 106 a € 147,1 milioni) e del positivo andamento dei mercati (riprese di valore nette per € 132 milioni contro minusvalenze per € 180,9 milioni lo scorso anno). Gli utili da realizzo (€ 40,4 milioni contro una perdita di € 51,1 milioni) derivano dalla cessione, parziale o totale, di partecipazioni non strategiche. Considerando anche la variazione annua delle plusvalenze implicite nel portafoglio il risultato di periodo è pari a € 620,5 milioni.
Il gruppo Compass (Retail financial services) ha più che raddoppiato l'utile netto (€ 47,3 milioni) per l'aumento del margine di interesse del 22,7% (da € 236 a € 289,5 milioni) connesso prevalentemente ai maggiori volumi realizzati nel comparto del credito alle famiglie. Il significativo miglioramento dell'indice costi/ricavi (a 37%, in riduzione di 5 punti percentuali) ha determinato una crescita del 36,1% del risultato della gestione ordinaria (da € 124,7 a € 169,7 milioni). Soddisfacente la qualità degli impieghi, con un indice sofferenze/impieghi pari allo 0,8%.
In forte crescita il comparto del private banking a seguito sia della acquisizione di Compagnie Monegasque de Banque (AUM € 6,7 miliardi, utile netto € 25 milioni, ROE 12%) che della robusta crescita registrata da Banca Esperia (AUM + 52% a € 5,6 miliardi, utile netto € 7 milioni, ROE 17%).
Mediobaiica Spa
Il progetto di bilancio della Capogruppo presenta un risultato lordo della gestione ordinaria di € 530,8 milioni, in aumento del 3 5,7% rispetto allo scorso anno grazie ai maggiori ricavi (+27,1%) che riflettono la crescita dell'attività di trading(da € 103,3 a € 225,1 milioni) e del monte dividendi (da € 110,8 a € 165,2 milioni). L'esercizio 2003-2004 chiude con utile netto di € 427,6 milioni, dopo riprese di valore nette su titoli di investimento, calcolate sulla base della media semestrale dei prezzi, per € 134,3 milioni, utili da realizzo di partecipazioni per € 39,1 milioni, minusvalenze su titoli e derivati di tesoreria per € 7,3 milioni, accantonamenti e ammortamenti per € 34,9 milioni (di cui € 33 milioni al Fondo rischi su crediti). Al 30 giugno i mezzi di provvista ammontavano a € 20.561,2 milioni (+2,6%), i fìnanziamenti e le anticipazioni crescono a € 13.324,4 milioni da € 12.522 milioni (6,4%) e i titoli di investimento passano da € 2.766,3 a € 2.987,7 milioni.
Il Consiglio infine:
- ha convocato per il prossimo 28 ottobre 2004 (seconda convocazione 29 ottobre 2004) l'Assemblea dei Soci per deliberare in sede straordinaria un integrazione e modifica della delibera assembleare del 25 giugno scorso di aumento del capitale sociale per un importo di massimi nominali 7,5 milioni di Euro (n.15 milioni di azioni), da riservare, ex art. 2441 c.c., ottavo e quinto comma, a dipendenti del Gruppo Mediobanca e ad Amministratori della Banca investiti di particolari cariche al servizio dei piani di stock option.
- ha valutato la sussistenza del requisito di indipendenza, come previsto dal Codice di Autodisciplina per le società quotate, per i Consiglien Signori: Tarak BEN AMMAR, Roberto COLANINNO, Gabriele GALATERI di GENOLA, Berardino UBONATI, Achille MARAMOTTI.
- ha approvato la Relazione annuale sul sistema di Corporate Governance e sull'adesione al Codice di autodisciplina delle società quotate.