CdA Mediobanca - Approvata la relazione semestrale al 31/12/2018

Price Sensitive

 

Approvata la relazione semestrale al 31/12/2018

Mediobanca conferma la distintività del proprio modello di business realizzando il miglior semestre di sempre
per ricavi e redditività malgrado la  volatilità dei mercati ed il progressivo deterioramento macro

Focalizzazione su attività specializzate, ad elevata marginalità la cui crescita è determinata da tendenze di lungo periodo
Ricavi +9%, Risultato operativo +16%, ROTE all’11% 
Tutte le divisioni mostrano ROAC in crescita e a doppia cifra:
Consumer banking al 32%, Principal Investing al 17%,
 Wealth management e Corporate & Investment Banking al 16% 
[1]
Regulation: apprezzabili benefici attesi nel 2019


I risultati semestrali vedono:

  •  Crescita delle masse della clientela (“TFA” +11 % a/a a €65mld), con “net new money” di €3,4mld nel semestre (di cui €1,5mld nell’ultimo trimestre)
  •  Crescita degli impieghi (+ 8% a/a e +2% t/t a €43mld) 
  •  Crescita dei volumi di raccolta (+7% a/a e +2% t/t a €51mld) con costo medio in riduzione(-10bps nel semestre e -5bps nell’ultimo trimestre a 80bps) 
     grazie alla  diversificazione delle fonti ed alla forza del brand 
  •  Crescita dei ricavi (+9% a/a, a €1.277m) in tutte le componenti e in particolare: 
    •  margine di interesse + 4% a/a e +4%t/t, grazie al solido andamento degli attivi e dei margini – in particolare nel credito al consumo e in holding   functions; 
    •  commissioni +7% a/a, trainate da WM e CIB; quest’ultimo è in crescita del 16% nell’ultimo trimestre per il favorevole andamento delle attività di   corporate finance
  • Crescita del risultato operativo (a €606m, +16% a/a), dopo un costo del rischio contenuto a 52bps (att.deteriorate/impieghi in riduzione: lorde 4,3%, nette 1,9%) 
  • Utile netto a €451m e ROTE all’11% pur in assenza di proventi non ricorrenti
  • Gli indici di capitale, funding e liquidità si confermano elevati e sostenibili: 
    •  CET1 al 13,9% [2] includendo circa 40bps di deduzione per l’intero buy back
    •  LCR al 185%[3]  e NSFR[4]  al 107%
    •  Passività MREL al 42% degli attivi ponderati (a giugno 18)
  •  Buone notizie sul fronte regolamentare: 
    •  SREP CET1 confermato all’8,25% per il 2019
    •  estensione del Danish Compromise[5]  per la quota Ass. Generali al 2024 (evitando deduzione dal CET1di 120bps dal 2019)
    •  ottenuta la validazione dei modelli AIRB su mutui CheBanca! con un risparmio di €1,4mld di attivi ponderati, equivalenti a 40bps di maggiore CET1 [6]

 

[1] Inclusi €1,4mld di minori attivi ponderati derivanti dalla validazione dei modelli AIRB sul mutui, efficace dal 2019
[2] Calcolato con Danish Compromise e senza includere circa 20bps di effetto IFRS9
[3] Media dei 12 mesi precedenti calcolata a dicembre 18
[4] Valore puntuale al 31 dicembre 18
[5] Per Danish Compromise s’intende la ponderazione, in luogo della deduzione, della partecipazione in Assicurazioni Generali ex art. 471 e nel rispetto dei limiti di concentrazione,  la cui applicabilità è stata prolungata a fine 2024 dalla CRR2 in fase di approvazione; in assenza di tale modifica la deduzione è stimabile in 120bps.
[6]Autorizzazione condizionataad alcune attività che saranno completate nel I trim 19.