Approvati i risultati d’esercizio al 30/06/2016

Approvati i risultati d’esercizio al 30/06/2016

Posizionamento distintivo nel sistema bancario italiano
Ricavi ai massimi storici a €2,047m
Utile operativo +11% a €736m, netto +2% a €605m
Dividendo +8% a €0,27 per azione
Ottimi risultati dallo Stress Test (tra le migliori banche in Europa)

 

  • Il Gruppo MB chiude con risultati in crescita un esercizio segnato da significative turbolenze dei mercati grazie al posizionamento distintivo nel settore bancario. Beneficia, infatti, di un modello di business profittevole anche nell’attuale scenario di scarsa crescita economica e minimi tassi di interesse avendo come tratti distintivi:  
    • la focalizzazione su tre attività (CIB, Credito al Consumo e Wealth Management) diversificate, specializzate, non interessate da processi di ristrutturazione
    • l’ottima qualità degli attivi (Texas ratio  al 16%)
    • l’elevata solidità patrimoniale (CET1 maggiore del 12%, Leverage ratio al 10%)
    • il contenuto indice di cost/income (44%) 
  • Nel difficile contesto macro l’esercizio 2016 segna:
    • Ricavi ai massimi storici (a €2,047m), trainati dal RCB: la continuativa crescita del margine di interesse (+6% a €1,207m), trainato dal credito al consumo (+13% a €784m), e il maggiore contributo di Ass. Generali (+14% a €255m) compensano il calo delle commissioni (-5% a €450m) e dei proventi da tesoreria (-36% a €133m), impattati dal difficile contesto dei mercati. Importante ricomposizione dei ricavi del Gruppo a favore del retail: RCB al 55% (49%), CIB al 31% (38%), PI al 14% (12%). 
    • Rettifiche su crediti -21% (a €419m) per l’ulteriore miglioramento della qualità degli attivi: attività deteriorate lorde in calo del 10%, riduzione della loro incidenza sugli impieghi dal 3,5% al 2,9%, indice di copertura in aumento al 54%; rettifiche su crediti in riduzione del 21% e costo del rischio in calo da 168 a 124bps 
    • Utile operativo  +11% (a €736m) malgrado l’aumento dei costi (+5% a €892m) connessi all’ampliamento della capacità distributiva ed all’avvio di numerosi progetti relativi alle infrastrutture del Gruppo, tra cui quello di validazione dei modelli di rischio avanzati (AIRB)
    • Utile netto +2% (a €605m) dopo €62m di accantonamenti netti ai fondi SRF e DGS, ROTE al 7,4%
    • Dividendo proposto: €0,27 per azione (+8%), payout in aumento al 38%
    • Indici di capitale maggiori del 12% pur scontando 75bps di deduzione dell’investimento in Ass.Generali (anticipo nel IV trim. del 50% della deduzione attesa al Gennaio 2019):
    • CET1 ratio: 12,1% phased-in,  12,6% fully phased
    • Leverage ratio: 9,5% phased-in,  9,9% fully phased
  • Ottimi risultati dall’esercizio di Stress Test: impatto dello scenario avverso limitato a 94bps, con CET1 phase-in (dic.18) che si porta all’11,46%, livello largamente superiore all’indice SREP pari all’8,75%
  • Ultimo trimestre: utile +34% a 162m, con tenuta del margine di interesse (a €301m), ripresa delle commissioni nette (+4% a €114m), ulteriore calo delle attività deteriorate (lorde e nette –4%), forte contenimento degli attivi ponderati per l’ottimizzazione dei rischi mercato e la parziale deduzione di Ass. Generali (RWA di Gruppo da  €60mld a €53,9mld)
  • La conclusione del triennio conferma la validità della visione strategica del Gruppo, impegnato a divenire più semplice e meglio valutabile dal mercato, capace di assicurare una redditività sostenibile nel medio periodo investendo nello sviluppo di tre attività bancarie specializzate, ad elevato contenuto commissionale e basso assorbimento di capitale. In quest’ottica nell’ultimo triennio si è proceduto a: 
    • ridurre l’esposizione azionaria e la relativa indotta volatilità: cedute partecipazioni per €1,5mld con €0,5mld di plusvalenze, rimossa la volatilità sul conto economico derivante della valutazione delle azioni AFS, avviata la vendita del 3pp di AG 
    • investire in attività a elevato contenuto commissionale e basso assorbimento di capitale: AUM di Gruppo raddoppiati a €35mld attraverso la crescita interna (CheBanca! e Private banking) e per linee esterne (acquisite Cairn e Barclays), attività di investment banking rafforzate in Italia e all’estero 
    • migliorare la redditività: utile operativo raddoppiato a €736m (€370 a giu.13), generati utili netti per circa €1,7mld, distribuiti dividendi per circa €600m, ROTE superiore al 7%
    • preservare la solidità patrimoniale e l’ottima qualità degli attivi, avviando l’ottimizzazione degli RWA 
    • A livello divisionale:
      • CIB: validità del modello di operatore specializzato ed orientato al cliente.  Confermata la leadership domestica, migliorato il posizionamento in Sud Europa, componente estera dei ricavi salita al 46%. Malgrado l’impatto del contesto macroeconomico che ha comportato importanti riduzioni di margine di interesse e proventi da tesoreria, il ROAC si è sempre mantenuto positivo grazie ad un pool commissionale stabile ed all’ottima qualità degli attivi (costo del rischio in calo da 69 a 19bps nel triennio).
      • Compass: business anticiclico, in crescita, profittevole (ROAC 20%), motore di crescita dell’intero Gruppo. Compass si conferma leader nel mercato domestico del credito al consumo, motore di crescita del margine di interesse (CAGR13-16:+13%), stabilmente capace di erogare prezzando correttamente il rischio e riducendone il costo
      • CheBanca!: da deposit gatherer a wealth manager profittevole, fonte di commissioni ricorrenti per il Gruppo. Nel triennio raccolti AUM per €4mld salvaguardando il livello dei depositi maggiore di €10mld, ROAC da negativo al 5%, gettate le basi per un raddoppio dimensionale con l’acquisizione di Barclays.